La patata viola
Cos’è?
E’ una specie antica e rara di patata dalla buccia e polpa viola proveniente dal Perù; è un alimento difficile da reperire ma impiegatissimo, soprattutto negli ultimi anni, nelle cucine dei grandi chef.
La patata vitelotte è detta anche “Patata Nera”, “Donna Nera”, “Tartufo della Cina” o, erroneamente, patata viola. E’ più piccola delle normali patate e vanta origini antichissime.
Da dove viene?
Le sue origini sono da rintracciare nel territorio compreso fra il Perù e il Cile.
Oggi, la patata viola, è ampiamente coltivata in Francia.
Caratteristiche:
La patata viola, nonostante il suo atipico colore, non è modificata geneticamente.
Ha la buccia spessa, la polpa interna è viola ed ha un sapore molto simile a quello della castagna.
Attenzione a non confonderla con la patata violetta o la patata turchesa; entrambe con buccia viola ma dalla polpa interna giallo-bianca.
Come i mirtilli, le patate viola sono ricchissime di antiossidanti: perciò aiutano a ridurre l’invecchiamento e combattono i radicali liberi.
Dove si compra?
La patata viola è molto difficile da trovare; la si può acquistare nei negozi specializzati per addetti alla ristorazione o che vendono prodotti particolari.
Quanto costa?
Data la scarsità e la limitatezza delle coltivazioni, il prezzo è davvero elevato.
Come si cucina?
Il consiglio è quello di unire la polpa della patata vitelotte con quella di altre patate così da mantenere l’effetto cromatico ma guadagnare in consistenza. Per il resto la patata viola può essere cucinata come le patate normali: fritta, lessa o in purea.
Ottimo l’abbinamento con il tartufo.
In Francia la patata viola si trova addirittura nei sacchetti come le patatine chips.